Come e cosa vediamo?

Quando guardiamo qualcosa, di solito non ci limitiamo a vederne la forma e il colore.
Selezione e organizzazione di sensazioni ambigue.
Come è possibile che il nostro cervello riesca a vedere in uno stesso disegno ben due immagini dotate di significato? Oppure come si fa, per esempio durante una festa di amici, a seguire la conversazione con un amico speciale, quando intorno c’è la musica ad alto volume e decine di altre persone che parlano?
Il fatto è che di tutti gli stimoli fisici che colpiscono i nostri sensi – e sono tantissimi – il cervello può elaborarne compiutamente soltanto una parte perché altrimenti rimarremmo bloccati davanti a ogni scena che osserviamo, nel tentativo di analizzarne tutti i dettagli. Invece, per vivere dobbiamo decidere bene e in fretta e quindi la percezione deve portare rapidamente a una conclusione su ciò che vediamo o sentiamo o comunque percepiamo.
Perciò, di tutte le forme e i colori che ricadono nel nostro campo visivo, o di tutti i suoni che stimolano le nostre orecchie, possiamo e dobbiamo sceglierne soltanto alcuni: facciamo cioè un esercizio di attenzione selettiva. Tramite l’attenzione scegliamo, per esempio, di trascurare i rumori di fondo della festa precedente per seguire la conversazione con il nostro amico.